È ancora impossibile riassumere quello che abbiamo passato lì senza Ziv, e finché non torna a casa, niente è finito. Ma per miracolo noi siamo qui.
Inizia tutto con i razzi, è stressante ma riesco comunque a tirarmi su pensando “quali sono le probabilità che colpisca proprio me? Andrà tutto bene”. Prendiamo la macchina e guidiamo via di lì finché tutti rimangono bloccati in un ingorgo, tutti vogliono scappare. Aspettiamo un attimo che si calmi tutto, ci sdraiamo a terra per proteggerci dai razzi ma la gente intorno comincia a correre e gridare che ci sono dei terroristi.
Quindi iniziamo a scappare da lì come pecore al macello, corriamo nei campi e tu mi prendi per mano e mi trascini con te.
Sentiamo i proiettili fischiare vicino a noi e la gente intorno cade, i fottuti terroristi che ci inseguono ci circondano da tutte le direzioni con le motociclette e vogliono solo uccidere.
Quando ti dico che non ho più forze tu mi dici che dobbiamo continuare a scappare, non abbiamo scelta.
Cerchiamo di farci dare un passaggio, ma tu dici a piedi è più sicuro. Non smettiamo di scappare finché io, te e Ziv ci separiamo e noi due ci nascondiamo tra i cespugli. Gli spari ci passano sopra la testa, non avevo mai sentito il fischio di un proiettile prima d’ora, i terroristi ci passano accanto e sparano ovunque riescono, noi facciamo di tutto per non muoverci e non emettere rumori.
All'improvviso decidi di fare un selfie, mi arrabbio, non capisco cosa c'entra adesso, ma mi dico che almeno se moriremo, la nostra famiglia avrà un ricordo di come ci siamo amati fino all'ultimo momento.
"non capisco cosa c'entra adesso, ma mi dico che almeno se moriremo, la nostra famiglia avrà un ricordo di come ci siamo amati fino all'ultimo momento."
Mi proteggi con il tuo corpo e penso a tutte le altre coppie che hanno fatto una fine diversa dalla nostra…
Le scene orribili che abbiamo visto lì sono inafferrabili, ed è impossibile metabolizzare ciò che abbiamo passato, stiamo solo continuando a pregare affinché Ziv ritorni a casa da noi.
Amit B.